Quando non Usare il Bicarbonato? 15 Situazioni in Cui Andrebbe Evitato
Sembra che il bicarbonato di sodio possa aiutare in qualsiasi lavoro domestico, ma con il suo potere abrasivo può causare danni, se usato su alcune superfici o in modo non troppo appropriato.
Ma che cos’è il bicarbonato di sodio o a cosa serve per davvero? È davvero così miracoloso come sembrerebbe? Beh, diciamo pure che molti degli utilizzi decantati sono pura invenzione del web e a breve vi spiegheremo il perché.
Bicarbonato di sodio, cos’è?
Quello che noi chiamiamo bicarbonato è l’idrogeno carbonato di sodio (NaHCO3), un sale che si scioglie facilmente in acqua. Molto economico, si acquista con facilità presso gli alimentari.
Viene impiegato dalla notte dei tempi come digestivo e antiacido (trova spazio nei farmaci per il trattamento di bruciori di stomaco e altri), in cucina rende il sale meno igroscopico, nell’industria viene usato come additivo alimentare sotto la sigla E500 e con il cremor tartaro (o altre sostanze acide) ci aiuta nella lievitazione di dolci e biscotti.
Ne volete ancora? Bene, è presente anche nell’acqua, proprio quella che usiamo per dissetarci. Insomma, quando si parla di bicarbonato di sodio gli usi sono realmente tanti.
Bisogna riconoscere che è meraviglioso nel campo della cosmetica, per creare dentifricio, colluttorio, detergente intimo, deodorante e… udite, udite: collirio!
Ma il bicarbonato di sodio non ha tutte le proprietà chimiche che generalmente gli vengono attribuite, descrivendo questa sostanza quasi come miracolosa.
Per cui, se pensate di igienizzare usando il bicarbonato sappiate che purtroppo non è così. È un brutto colpo, vero? Tranquilli ci siamo passati tutti.
Ma com’è possibile che non elimini i batteri? Semplice, se diluito in acqua si ottiene un prodotto scarsamente alcalino, per avere un’alta salinità il bicarbonato andrebbe utilizzato assoluto.
Purtroppo non funziona nemmeno come sgrassatore, poiché di per sé è privo di tensioattivi e, pur volendo, non risulta abbastanza alcalino da rafforzare il loro ruolo.
Per creare uno sgrassatore il prodotto da utilizzare è il carbonato di sodio e non il bicarbonato! Lo trovate in vendita nei supermercati nel reparto dei detersivi, con il nome Soda Solvay.
Aggiungete 50 gr di soda a 250 ml acqua e unite 100 grammi di tensioattivo, ovvero un comune detersivo per piatti concentrato.
“Va bene, però il bicarbonato funziona come anticalcare, vero?”. No, neanche questo è vero. Per combattere il calcare, anche quando fate il bucato, occorre usare l’acido citrico che riesce a sciogliere il carbonato di calcio (il calcare, appunto), cosa che il bicarbonato non riesce a fare perché troppo debole.
Certo, aggiungendo un po’ di bicarbonato all’acqua si dà meno possibilità al calcare di formarsi, ma non abbastanza da rendere il bucato morbido o da salvare la vostra lavatrice.
In conclusione, se intendete fare pulizie green: per igienizzare utilizzate il percarbonato (o l’acqua ossigenata), per sgrassare il carbonato di sodio e come anticalcare l’acido citrico. Facile, no?
Ma quindi, come usare bicarbonato per pulire? Potrete usarlo per pulire le scarpe bianche, per avere il frigorifero pulito, sul nostro sito troverete altri usi molto interessanti.
Volete sapere a cosa serve il bicarbonato di sodio, oltre all’uso domestico? Serve per fare attività con i bambini, come la realizzazione di una pasta modellabile che potrete colorare con colorante alimentare o con le spezie. Simpatico, non è vero?
Ma vediamo adesso le situazioni in cui usare il bicarbonato può causare più danni che benefici.
1, Marmo
Dovreste evitare di pulire le superfici in marmo e quarzo con il bicarbonato. Nel tempo, con la sua azione abrasiva, il bicarbonato potrebbe danneggiare lo strato protettivo superiore di questi materiali e alla fine vi trovereste con graffi.
Nonostante alcuni siti suggeriscano di usare il bicarbonato su queste superfici, i produttori di queste pietre mettono in guardia gli utenti, perché si rendono conto del potenziale danno a cui si può giungere con un uso prolungato.
Per pulire marmo e quarzo è meglio usare un po’ di acqua calda con un goccio di detersivo per piatti o di sapone di Marsiglia, utilizzando un panno morbido (magari in lana) e asciugando accuratamente dopo aver sciacquato.
Il bicarbonato può essere usato in caso di macchie estreme, ma con cura e parsimonia e solo in casi terminali.
2, Piano di cottura in vetroceramica
Il bicarbonato di sodio è un buon alleato quando si tratta di pulire la ceramica, ma va evitato quando si tratta di pulire un piano cottura in vetroceramica, poiché può graffiarlo e lasciare una patina difficile da rimuovere.
Se ormai il danno è fatto, per eliminare quella pellicola bianca potete usare l’aceto. Anche per togliere i segni del calcare, potete usare l’aceto diluito in acqua in una soluzione 1:1. In caso di incrostazioni, affidatevi a uno spazzolino da denti ed evitate lana di roccia, spugne abrasive e metalliche.
Questo suggerimento vale anche per lo sportello del forno, sul nostro sito trovate soluzioni molto interessanti per pulire il forno, accessibili a tutti.
3, Argento antico
Pulire l’argenteria immergendola in acqua e bicarbonato di sodio è una pratica molto popolare, poiché in effetti rimuove l’ossidazione in tempi relativamente veloci.
Tuttavia, questa soluzione potrebbe risultare troppo abrasiva, rimuovendo la patina dagli oggetti e favorendo quindi l’ossidazione che proviamo a combattere, meglio non abusarne. Se si tratta di argenteria di valore, anche solo affettivo, potreste pensare di affidarvi a un professionista della loro pulizia.
Se invece preferite continuare con i rimedi casalinghi, provate a lucidare gli articoli in questione con un po’ di ketchup, lasciandolo riposare sulla superficie anche una quindicina di minuti, prima di rimuoverlo accuratamente con un panno morbido.
4, Alluminio
Le pentole e le padelle in alluminio possono essere pulite con il bicarbonato di sodio ma è importante risciacquarle subito dopo.
Un contatto prolungato con questa sostanza può ossidare la superficie dei vostri suppellettili in alluminio, ritrovandovi con una superficie annerita che vi dà anche una sensazione di scarsa igiene.
Se dovesse succedere, potete pulire la parte esterna con cenere e olio d’oliva, mentre per quella interna portate a bollore un po’ di latte, quindi sciacquate la pentola e asciugatela accuratamente.Ultima nota: ricordate che pentole e padelle fanno parte di quelle cose che non devono essere lavate in lavastoviglie.
5, Vetro
Per la pulizia dei vetri vi consigliamo di affidarvi ai tipici prodotti in commercio. Il bicarbonato di sodio è abrasivo, c’è il rischio concreto che possa graffiare le vostre finestre o gli specchi.
Se state cercando una sostanza naturale per far brillare i vostri vetri, vi consigliamo l’aceto, magari da miscelare in un contenitore con acqua e alcool.
La miscela va poi applicata con un foglio di giornale eseguendo dei movimenti circolari. A seconda dello sporco, potete anche provare a usare solo i fogli di giornale inumiditi con l’acqua, una soluzione decisamente economica e veloce.
6, Superfici con scanalature, crepe o semplicemente molto ruvide
Quando il bicarbonato si asciuga lascia una patina bianca polverosa, talvolta difficile da rimuovere.In superfici con scanalature, spazi e via dicendo i residui potrebbero restare intrappolati e accumularsi.
Probabilmente, la soluzione migliore per pulire queste superfici è quella di usare un panno morbido in microfibra o uno cattura polvere. Per le tastiere dei pc, ad esempio, è meglio acquistare una bomboletta d’aria compressa in modo da sollevare le sporco e raccoglierlo col panno in microfibra.
Per igienizzare, potreste spruzzare sul panno un po’ di alcool, ma senza esagerare per evitare di causare danni.
7, Posate e utensili da cucina placcati in oro
Non pulite mai con il bicarbonato posate e utensili da cucina placcati in oro, detti anche Gold Plated. L’oro è un metallo molto delicato e il bicarbonato è un detergente abrasivo.
Facile intuire come potrebbe andare a finire: le vostre posate si graffierebbero e la placcatura sparirebbe. Per lucidare gli utensili Gold Plated basta un panno morbido, per rimuovere lo sporco potreste utilizzare acqua e sapone neutro, ricordandovi di asciugare subito dopo.
È molto importante ricordare di non utilizzare prodotti dedicati alla pulizia dell’argenteria con gli oggetti placcati in oro.
8, La nostra pelle
Il bicarbonato di sodio può essere un alleato di bellezza? Ni, nel senso che non bisogna esagerare.
Ad esempio, potreste aggiungere un po’ di bicarbonato nell’acqua del bagno per addolcire il calcare, potreste utilizzarlo di tanto in tanto per prendervi cura dei vostri piedi e delle mani; e trova impiego anche come esfoliante corpo.
Tuttavia, questi utilizzi dovrebbero essere saltuari e il motivo è presto spiegato: il bicarbonato di sodio ha un pH basico, mentre la pelle è leggermente acida. L’uso frequente di bicarbonato inizierebbe a neutralizzare i livelli di acido naturale della pelle, lasciandola a lungo andare secca e screpolata.
9, I denti
In commercio è facile trovare dentifrici che contengono bicarbonato e anche alcuni trattamenti professionali per sbiancare i denti prevedono l’utilizzo di questa sostanza.
Tuttavia, usarlo in casa come soluzione fai-da-te per avere un sorriso più brillante potrebbe arrecare dei danni. Il più comune è il deterioramento dello smalto dovuto a uno sfregamento intenso.
Un utilizzo eccessivo può portare al sanguinamento delle gengive, all’alterazione della flora batterica e una maggiore sensibilità dentale dovuta a un’infiammazione.
10, I capelli
Bicarbonato sì o no per lavare i capelli? La giuria si divide. Applicato prima del lavaggio aiuta a eliminare il sebo in eccesso, residui di lacca e spray modellanti, e può esfoliare il cuoio capelluto. Per combattere la forfora pare che funzioni bene combinato con il limone.
Tuttavia, c’è anche chi pensa che sia molto aggressivo e che la sua azione abrasiva possa rendere i capelli secchi e fragili, oltre a non giovare al cuoio capelluto.
La verità probabilmente è nel mezzo: un trattamento di tanto in tanto col bicarbonato potrebbe non fare male (se proprio non si riesce a farne a meno), per tutto il resto è meglio utilizzare prodotti delicati o altre soluzioni casalinghe.
Una cosa è certa: mai, mai usare il bicarbonato di sodio con i capelli tinti, se non vogliamo che il colore venga danneggiato.
11, Mobili di legno
Il bicarbonato di sodio può essere troppo duro su alcuni mobili di legno o vernici sigillanti.Il sigillante, infatti, potrebbe consumarsi per via dell’azione esfoliante di questa sostanza, e il legno del mobile potrebbe rovinarsi.
Una buona soluzione alternativa consiste nel detersivo per i piatti diluito in acqua. Insomma, uno dei grandi classici della nonna per avere la casa pulita.
12, Parquet
Come succede con i mobili in legno, il bicarbonato di sodio può consumare il sigillante utilizzato sui pavimenti in legno.
È meglio usare detergenti realizzati appositamente per il parquet o anche solo acqua, senza esagerare per evitare che il materiale lo assorba. Il legno è vivo, organico, necessita di molta attenzione e di detersivi delicati, che sappiano rispettarlo. Altrimenti, a lungo andare potrebbe iniziare a gonfiarsi o a ritirarsi.
13, Per eliminare i brufoli
Si sa, quei piccoli brufoli sputano sempre nei momenti meno opportuni: un appuntamento galante, una riunione di lavoro importante…Spesso si ricorre al bicarbonato per cercare di rimediare ma una sostanza alcalina può neutralizzare gli acidi naturali del corpo.
Con questa soluzione, quindi, i batteri che causano l’acne hanno la strada libera per far proliferare brufoli e punti neri. Se preferite adottare rimedi naturali per la cura della vostra pelle potreste provare ad applicare qualche goccia di limone, è infatti risaputo il potere purificante e astringente di questo agrume.
14, Lievitazione
Si legge spesso del potere lievitante del bicarbonato di sodio tra i benefici ma questa informazione è parzialmente vera. Certo, come il lievito anche il bicarbonato produce anidride carbonica, proprio quella che serve per ottenere dei dolci soffici e, appunto, lievitati.
Nonostante la sua capacità di produrre anidride carbonica non riesce però ad attivare una vera e propria lievitazione.
Non da solo, almeno, perché combinato con una sostanza acida (aceto, panna acida, yogurt, succo di limone) sa il fatto suo. Del resto il miracolo avviene per via della reazione tra una sostanza basica e una acida.
15, Disinfettare frutta e verdura
Lavare frutta e verdura con bicarbonato non dà il massimo della sicurezza. Questo passaggio è molto importante da capire e divulgare per le persone che devono evitare rischi legati all’alimentazione, come le donne in dolce attesa.
Microbiologicamente parlando, quindi, lavare il cibo con solo il bicarbonato non basta. Per essere certi, bisogna utilizzare disinfettanti a base di cloro, seguendo accuratamente le indicazioni riportate sulla loro etichetta.