15 Cose che Non Dovresti Mai Pulire con l’Aceto e Perché ?
L’aceto è un prodotto versatile ed economico che ha numerose applicazione casalinghe. Tuttavia, non tutti sanno che ci sono alcune cose che può danneggiare o macchiare.
In questo articolo ho pensato di elencare 15 oggetti o superfici che non dovresti mai pulire con l’aceto e spiegarti il motivo per cui ti sconsiglio di farlo.
L’aceto è una soluzione acquosa formata da circa il 5% da acido acetico e aromi. Di solito, questo acido è prodotto da una doppia fermentazione.
Oltre a essere utilizzato come condimento, l’aceto è un alleato anche nelle faccende domestiche. Può essere utilizzato per uccidere gli insetti, eliminare gli odori dalle superfici, staccare le etichette dai barattoli e pulire gli oggetti.
Proprio per la sua componente acida, quest’ultimo uso dell’aceto non vale per tutto.Dalle pietre preziose ai tappetini per il bagno: ci sono tante cose da evitare di pulire con l’aceto. Infatti, alcuni materiali sono molto più sensibili di altri a questa sostanza.
Proprietà dell’aceto e come dosarlo
L’aceto è conosciuto per le sue proprietà disinfettanti ed igienizzanti. Poche gocce eliminano i cattivi odori e migliorano sensibilmente il livello di lucentezza delle superfici.
Generalmente, si sceglie di utilizzarlo diluendolo con l’acqua, in modo che la sua forza abrasiva non risulti troppo intensa.
Infatti, è importante dosarlo accuratamente. Non eccedete mai con le quantità, altrimenti pulire con l’aceto diventerà un incubo vero e proprio. Vediamo ora quali superfici è consigliabile evitare, e perché l’aceto potrebbe essere per loro dannoso.
Vediamo insieme i rischi dell’utilizzo dell’aceto per la pulizia di 15 oggetti e superfici della casa.
Cosa non bisogna pulire con l’aceto
1. Pietre preziose o gioielli
L’acido contenuto nell’aceto può danneggiare le pietre preziose che formano i tuoi gioielli e renderli meno belli di prima.
Se hai gioielli in oro, argento o altre preziose e vuoi pulirli, è molto meglio utilizzare acqua e sapone neutro. Per aiutarvi potete anche utilizzare uno spazzolino da denti vecchio.
2. Superfici in marmo o granito
Mentre l’aceto può essere usato per pulire molte altre superfici domestiche, non dovresti mai usarlo per pulire il granito o il marmo. Se hai poco tempo a disposizione, potresti utilizzare acqua tiepida, sapone per piatti delicato e un tovagliolo di carta.
Se invece desideri effettuare una pulizia profonda di queste superfici, è meglio optare per prodotti appositamente progettati per l’uso su marmo o granito. Di norma, sono disponibili in un flacone spray facile da usare.
3. Lenti ottiche
L’aceto, proprio come la candeggina e l’ammoniaca, è un detergente per la casa molto aggressivo. Se lo utilizzi per pulire le lenti ottiche, come gli occhiali o le lenti fotografiche, dovrai fare i conti con la loro opacizzazione. L’aceto potrebbe perfino togliere i loro delicati rivestimenti.
4. Macchie d’inchiostro
Ti sconsiglio di pulire con l’aceto le macchie d’inchiostro. Infatti, questo metodo tende a diffondere l’inchiostro anziché rimuoverlo. Al contrario, sarebbe meglio applicare dell’alcool, della lacca per capelli o del disinfettante per le mani.
In questo modo, potrai diluire la macchia e poi potrai procedere con il lavaggio a mano o in lavatrice, come al solito.
5. Animali domestici
I danni dell’aceto non sono solo per gli oggetti, ma anche per gli esseri viventi. Infatti, dovresti evitare di lavare con l’aceto i tuoi animali domestici. Questa sostanza può irritare la pelle e creare problemi respiratori al tuo gatto o al tuo cane.
È molto meglio se utilizzi dell’acqua tiepida con lo shampoo pensato per il pelo del tuo amico a quattro zampe. Un ultimo consiglio: per evitare che il pelo si arruffi, dovresti spazzolarlo subito dopo avergli fatto il bagno.
6. Macchie di tè o di caffè
Le macchie di tè o di caffè non vanno mai rimosse con l’aceto. Infatti questa sostanza può tingere i tessuti di colore giallo. Ti consiglio di utilizzare prodotti più delicati sulle macchie di tè o di caffè: ad esempio, il bicarbonato di sodio o il detersivo per i piatti.
Per il secondo metodo, devi mischiare due tazze di acqua tiepida con un cucchiaio di detersivo per i piatti. Poi, usando un panno bianco pulito, strofina il composto sulla macchia dove hai applicato la miscela.
7. Macchie di sangue
Un altro utilizzo non consigliato dell’aceto in casa è quello per la rimozione delle macchie di sangue dai tessuti. Infatti, invece di toglierlo, l’aceto tende a fissare il sangue alle fibre dei tessuti.
Sulle macchie di sangue fresco, potresti strofinare una spugna bagnata di perossido di idrogeno oppure applicare un pretrattante per bucato e poi lavare la macchia in acqua tiepida con il sapone per il bucato.
8. Pentole in alluminio
Quando mi chiedono cosa non pulire con aceto, menziono sempre le pentole in alluminio. Purtroppo, l’acido contenuto all’interno dell’aceto può reagire con l’alluminio.
Ciò va a formare delle macchie o può comportare perfino la rottura della pentola. Se vuoi andare sul sicuro, è molto meglio usare semplicemente il sapone per i piatti con una spazzola o un vecchio spazzolino da denti per togliere tutte le parti incrostate.
9. Superfici in rame
Tra le superfici che l’aceto danneggia, ci sono anche quelle di rame. Se vuoi evitare di oscurare o danneggiare il materiale, dovresti sempre utilizzare un altro prodotto per pulirle, ad esempio il succo di limone.
Taglia un limone a metà e cospargi di sale grosso la superficie in rame. Poi, strofina il limone sulla superficie. Continua a pulire il rame con limone e sale fino a quando sarà pulito. Poi, risciacqua l’oggetto in rame sotto l’acqua corrente. Per lucidare la superficie, potresti passare un panno pulito e asciutto.
10. Macchie di vomito
Proprio come quelle di sangue, anche le macchie di vomito si diffondono quando si utilizza l’aceto per la pulizia. Perciò, anche se spesso consigliano questo metodo per la pulizia del vomito, ti consiglio invece di optare per qualcosa di più delicato, come il bicarbonato di sodio o l’acqua calda.
Ti chiedi come funziona quello dell’acqua calda? In pratica, devi tamponare con l’acqua ad alta temperatura la parte dell’indumento o del tessuto dove si è creata la macchia di vomito.
Ovviamente, essendo un metodo molto semplice, funziona solo quando la macchia è fresca e, anche in questo caso, spesso il procedimento deve essere ripetuto molte volte prima di ottenere l’effetto desiderato.
11. Macchie di urina
Ti sconsiglio di pulire con l’aceto le macchie di urina. Immagino che il tuo obiettivo sia non solo ridurre le macchie dal punto di vista visivo, ma anche sbarazzarti del loro odore.
L’acido contenuto in questo prodotto casalingo purtroppo fa aumentare la puzza dell’urina! Quest’errore si può rimediare, utilizzando subito dopo una candeggina profumata o semplicemente un detersivo per il bucato molto forte.
Se il capo dove si è creata la macchia è bianco, potresti utilizzare il succo di limone. Tuttavia, devi fare molta attenzione perché questo prodotto non è adatto per capi scuri o colorati: potrebbe scolorirli o creare altre macchie.
12. Tappeti o tappetini
I tappeti o i tappetini del bagno vengono danneggiati quando si decide di pulirli con l’aceto. Infatti, le caratteristiche di questo prodotto non lo rendono adatto a tessuti di questo tipo: l’acido tende a sbiadirli o a creare strane macchie.
È molto meglio utilizzare il bicarbonato di sodio. Considera che va applicato sul tappeto dopo aver passato l’aspirapolvere. Altrimenti, rischi che tutto il lavoro sia inutile.
13. Batterie
Se c’è una cosa che non devi assolutamente pulire con l’aceto, quella è la batteria. Sia che si tratti di quella dell’auto sia che si tratti di quella del tuo telefono, l’aceto potrebbe farla esplodere! Lo stesso vale per tanti altri prodotti acidi, come il succo di limone o l’ammoniaca.
Ti conviene cospargere un po’ di bicarbonato di sodio sulle batterie per neutralizzare l’acido della batteria. Poi, immergi un vecchio spazzolino da denti o un batuffolo di cotone nell’alcol e tamponalo sopra il bicarbonato di sodio.
14. Fessure o fori di scarico
A proposito di automobili, anche le fessure o i fori di scarico non devono essere mai puliti con l’aceto. Infatti, l’acido può provocare la corrosione e il blocco delle tubature. Considera che, se per sbaglio utilizzi questo prodotto, dovrai poi ricorrere a una riparazione molto costosa. Inoltre, per molto tempo non potrai utilizzare la macchina.
15. Macchie di olio
Quando si pranza o si cena in compagnia, spesso capita di sporcarsi con l’olio. In quest’occasione non devi mai cadere nell’errore di pulire la macchia con l’aceto, anche se si trova in tavola.
Infatti, l’aceto non riesce a rimuovere le macchie di olio. Anzi, spesso le indurisce e le rende ancora più difficili da togliere con altri metodi. È molto meglio utilizzare dei metodi più leggeri, come l’acqua calda o il borotalco.
Conclusione
Abbiamo visto che esistono ben 15 superfici e oggetti da non pulire mai con l’aceto. Mentre probabilmente avresti intuito alcune di queste da solo, come le batterie e i fori di scarico, sono sicuro che sei rimasto sorpreso da altre.
Ad esempio, forse non ti aspettavi che le macchie di vomito e di sangue non possono essere pulite con l’aceto. Effettivamente, c’è un acceso dibattito online: alcuni ritengono che l’aceto sia un ottimo alleato per la loro rimozione, altri invece sostengono che vada evitato.
I consigli che ti ho dato in questo articolo sono tutti basati sull’esperienza. Se vuoi evitare i danni dell’aceto, è sempre meglio optare per un metodo alternativo nei casi elencati qui sopra.
Fortunatamente, ne esistono a bizzeffe: dal bicarbonato di sodio ai detergenti specifici per certi materiali, che possono essere acquistati sia al supermercato sia sui siti Internet. All’interno dell’articolo, ho menzionato quelli più efficaci per l’oggetto o la superficie in questione.
Domande Frequenti
Qual è il miglior aceto per pulire?
L’aceto di alcol o aceto bianco è uno dei più versatili ed economici. È ottimo per la pulizia di vetri, specchi, piastrelle, sanitari e altre superfici dure. Rimuove calcare e sapone residuo.
L’aceto di mele ha un odore più gradevole rispetto a quello di alcol. Può essere usato praticamente per le stesse cose, è un po’ più costoso ma ha proprietà antimicrobiche.
L’aceto di vino bianco è leggermente più delicato e indicato per superfici porose come marmo, legno, pietra naturale. È efficace anche su vetri e specchi.
L’aceto balsamico è ottimo per pulire e lucidare i mobili in legno.
L’aceto di riso è indicato per pulire e deodorare tappeti e tessuti.
In generale io consiglio l’aceto bianco come primo acquisto per le pulizie di casa, dato il buon rapporto qualità/prezzo. Importante è usarlo diluito in acqua tiepida in base al tipo di superficie, e risciacquare bene. Con cetrioli, limoni o aromi si possono realizzare miscele profumate.
Che cosa si può pulire con l’aceto?
L’aceto è un detergente versatile che può essere utilizzato per diversi scopi. È un modo efficace e naturale per pulire quasi tutte le superfici, comprese le finestre, i banconi della cucina, i pavimenti e i mobili. L’aceto può essere utilizzato anche per pulire gli impianti del bagno, come i servizi igienici, i lavandini e le docce.
Inoltre, può essere utilizzato per rimuovere le macchie da tappeti e tessuti e per igienizzare taglieri e altre superfici per la preparazione dei cibi. L’aceto è anche comunemente usato per pulire e disincrostare macchine da caffè, lavastoviglie e altri elettrodomestici. Inoltre, il profumo dell’aceto può aiutare a neutralizzare gli odori ostinati in casa.
A cosa fa bene l’aceto?
L’aceto è un ottimo disinfettante e igienizzante e quindi fa bene a tutte le superfici che hanno bisogno di un attenta pulizia, con l’esclusione di quelle che abbiamo descritto in precedenza.
Le stesse pentole, a meno che non siano in acciaio, possono tranquillamente essere lavate con una piccola dose di aceto, per aiutarci nell’eliminazione di residui più resistenti.